Se stai pensando di acquistare un immobile nel capoluogo emiliano, vieni con noi alla scoperta dei migliori quartieri di Bologna dove comprare casa nel 2020.
Città dal patrimonio storico inestimabile e un’intensa vita culturale. Sede sede della più antica università d’Occidente. E ancora: la “dotta” Capitale Europea della Cultura nel 2000, nonché Città Creativa della Musica per l’UNESCO nel 2006, Bologna è eclettica, impegnata, intellettuale. Le sue due celebri torri accolgono tutti a braccia aperte: turisti, studenti, amici dell’ecosostenibilità, golosi amanti della cucina.
Scegliere solo 5 zone della città è stato davvero difficile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Scopriamo insieme i 5 quartieri di Bologna in cui vivere secondo Casavo.
1. Porto-Saragozza: ideale per i pendolari
Porto-Saragozza è un quartiere nato nel 2016 dalla fusione delle due aree di Porto e Saragozza. Deve il nome all’antico Porto Navile e alla storica via, sede del Collegio di Spagna.
L’area include la metà occidentale del centro storico di Bologna e l’immediata periferia sud-occidentale della città, compresa un’ampia porzione di colli. Tra i quartieri prevalentemente residenziali, Porto-Saragozza è la scelta giusta se hai l’esigenza di muoverti spesso per lavoro, considerata la vicinanza alla Stazione Centrale. Ottimi anche i collegamenti con l’aeroporto Marconi.
La zona – giovane, dinamica e comoda – è ricca di immobili di diverse tipologie, dagli appartamenti nei palazzi storici alle proprietà più recenti con un buon rapporto tra qualità, posizione e prezzo.
2. San Donato-San Vitale e le università
San Donato-San Vitale è tra i quartieri di Bologna più apprezzati tra gli universitari e gli investitori che vogliono acquistare una casa da mettere a reddito.
Il nome San Donato deriva dalla omonima chiesa situata nelle vicinanze del Ghetto Ebraico e dalla strada storica – ora via Zamboni – che da Piazza di Porta Ravegnana conduceva al vecchio contado di nord-est.
La zona – vicina a diverse facoltà universitarie e infrastrutture ospedaliere, alla sede della Regione e alla Fiera – è molto attiva da un punto di vista commerciale e garantisce buoni servizi
I prezzi degli immobili, tra i più abbordabili, oscillano tra i 1.800 e i 2.500 € al metro quadro (fonte dove.it).
3. Bolognina: il volto cosmopolita de “la rossa”
Da primo scorcio di periferia a ultimo spicchio del centro città: Bolognina ha subito una trasformazione radicale con l’arrivo della Stazione Centrale, nella seconda metà dell’Ottocento.
Nonostante la forte identità storica e politica, questa zona non è più solo la zona operaia della città, anzi. Oggi si è aperta al futuro ed è diventata il nuovo volto cosmopolita del capoluogo emiliano.
Vicina alla Fiera e ben collegata con il resto della città, Bolognina attrae ogni anno numerosi eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Oltre a questo, l’azione di diverse opere di riqualificazione urbanistica e la costruzione di edifici innovativi e all’avanguardia hanno modificato radicalmente la piantina del quartiere.
Ma non è tutto. Il Teatro Testoni, i numerosi mercatini e il Museo per la Memoria di Ustica aggiungono la componente artistica che serve a renderlo uno dei quartieri di Bologna dove vivere oggi.
4. Il centro storico e gli immobili di lusso
Tra i più estesi d’Italia, il centro storico è un quartiere molto ambito di Bologna e uno dei più costosi. I portici caratteristici – 38 chilometri di percorsi coperti che uniscono strade, torri e palazzi – e le principali attrazioni turistiche della città sono visitate da milioni di turisti ogni anno.
Non c’è dubbio: la scelta di vivere in questo quartiere è il sogno di molti.
Piazza Maggiore, cuore pulsante del capoluogo emiliano, ospita tre dei palazzi storici più conosciuti del nostro paese: Palazzo del Podestà, Palazzo Re Enzo e Palazzo d’Accursio, oggi sede del Municipio. E poi, le Torri: quelle di Garisenda e degli Asinelli sono parte di un complesso di torri medievali di cui rimangono solo venti esemplari.
Per acquistare una casa in centro è necessario spendere tra i 3.000 e i 4.100 € al metro quadro, con punte di 5.000 € al m² (fonte dove.it) per gli immobili all’ombra dei monumenti più importanti.
Se stai pensando di comprare una proprietà in questo quartiere di Bologna, sappi che sarà necessario dotarsi di un posto auto – anche se potrebbe costarti quanto un monolocale.
Da evitare sono le proprietà che affacciano sulle arterie principali: i bus passano a centinaia, con tutto il rumore che la loro presenza comporta. Infine, non tutte le case godono di una buona luminosità per via della costituzione cunicolare delle stradine più appartate.
5. Santo Stefano: moda e eleganza
Santo Stefano – nato dalla fusione di Colli, Galvani e Murri – è un quartiere benestante popolato di persone dallo stile di vita medio-alto, abbigliamento alla moda e auto costose.
In questa zona – una delle più eleganti della città – le tipologie architettoniche vanno dal razionalismo post bellico alle ville liberty per pochi facoltosi. I prezzi degli immobili possono essere, in alcuni casi, ben più alti del centro storico – se non i più cari dell’intera area metropolitana bolognese.
Le vie principali di Santo Stefano contano numerosi punti di riferimento per lo shopping, bar, banche e impianti sportivi. La presenza di diversi parchi cittadini e la vicinanza ai colli bolognesi rendono il quartiere – ricco di aree verdi – più tranquillo rispetto ai chiassosi vicoli del centro città.
Cultura, arte, buon cibo e una sana dose di anticonformismo rendono Bologna il luogo perfetto per acquistare un immobile. Ora che hai un’idea di quali siano le zone più belle in cui abitare, visita la piattaforma annunci di Casavo e cerca tra le nostre proposte la casa che fa per te.
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