IMU seconda casa: aliquota e variazioni
L’IMU per le seconde case prevede un’aliquota standard dello 0,76%, che può variare tra lo 0,46% e l’1,06%, a discrezione del comune.
Come calcolare l’IMU? L’IMU è la tassa che i cittadini sono tenuti a pagare sulla proprietà di alcuni tipi di immobili. L’Imposta Municipale Unica riguarda in particolare la seconda casa, ma viene riscossa anche quando la prima rientra nelle categorie A1, A8 e A9, ossia quando l’abitazione viene considerata di lusso.
Nel 2020 alcune regole riguardanti l’IMU sono cambiate. La modifica principale tocca l’imposta unica comunale (IUC), che è stata abolita e sostituita con una nuova tassa che unisce IMU e TASI. Con la nuova Legge di Bilancio il Governo ha tentato infatti di ridurre la burocrazia del sistema tributario, semplificando la tassazione sulla proprietà degli immobili.
In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio come calcolare l’IMU seguendo le nuove direttive del Governo, quando si è tenuti a pagarla e in quali casi è possibile ottenere l’esenzione o una riduzione.
Di cosa parliamo:
Quando si paga l’IMU: scadenze 2022
Secondo la Legge di Bilancio, l’IMU può essere corrisposta in due rate pagabili a metà e a fine anno oppure in un pagamento singolo da versare entro il 16 giugno. Chi preferisce pagare in due rate dovrà versare l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre.
Come si calcola l’IMU 2022: formula
Per capire come si calcola l’IMU per la seconda casa il primo dato che devi consultare è la rendita catastale, ossia il valore fiscale dell’immobile stabilito attraverso parametri fissati dalla legge. Se vuoi conoscere la rendita catastale della tua proprietà – sia questa una casa, un negozio oppure un terreno – il tuo documento di riferimento sarà la visura catastale, disponibile anche online in alcuni comuni.
Di conseguenza, tutto dipende dal tipo di immobile. Inizia sommando la rendita catastale al 5% del suo valore, dopodiché moltiplica il risultato per un valore che varia a seconda della categoria di cui fa parte la proprietà. Nel caso di seconda abitazione, per esempio, il coefficiente di riferimento è 160. A questo punto avrai ottenuto la base imponibile alla quale dovrai aggiungere l’aliquota decisa dal comune in cui è situata la casa.
Come abbiamo detto, il coefficiente varia a seconda del tipo di immobile. Se ti stai chiedendo come calcolare l’IMU su un negozio o come calcolare l’IMU sui terreni agricoli la risposta è semplice: invece di 160, dovrai moltiplicare la rendita catastale rivalutata al 5% per 55 nel caso dei negozi e 135 nel caso dei terreni, prima di aggiungere l’aliquota.
L’aliquota base è dell’8,6 per mille. La Legge di Bilancio, però, permette ai Sindaci di aumentarla fino a un massimo di 10,6 per mille.
Infine, se l’immobile adibito a prima casa appartiene alle categorie catastali A1, A8 e A9 (case di lusso come ville, castelli, case signorili), va applicata una detrazione del valore di base 200 euro. È confermata l’esenzione dall’IMU per immobili della categoria A7. La Legge di Bilancio permette anche qui ai singoli Comuni di aumentare il valore della detrazione. Abbiamo parlato nel dettaglio di IMU e prime case in questo articolo.
Esempio pratico di calcolo IMU
Andiamo a vedere nella pratica come si calcola l’IMU per una seconda casa. Per questo esempio consideriamo una rendita catastale dal valore di 1000€ e una aliquota comunale dell’8,6%.
Ecco i tre passaggi da effettuare:
- 1.000 + 5% = 1.050
- 1.050 x 160 (coefficiente per abitazioni) = 168.000
- 168.000 / 1000 x 8,6 (aliquota 8,6 per mille) = 1.444,80€
L’imposta da pagare, quindi, sarà di 1.444,80€ totali, da dividere in due rate. Il sito delle amministrazioni comunali fornisce un calcolatore automatico con il quale potrai vedere subito quanto dovrai pagare in base alla rendita catastale della tua proprietà.
IMU e categorie catastali
Come abbiamo visto, per poter calcolare quanto pagare di IMU nel 2020 è necessario conoscere il coefficiente catastale. Per quanto riguarda le abitazioni il coefficiente è 160, ma questo può variare molto se la proprietà rientra in una categoria catastale diversa.
Ecco la tabella dei diversi codici catastali, con coefficiente per il calcolo dell’IMU 2020 e la tipologia di immobile annessa:
Categoria catastale | Coefficiente | Tipo di immobile |
---|---|---|
Da A1 a A11 (escluso A10) | 160 | Abitazioni |
A10 | 80 | Uffici e studi privati |
Da B1 a B8 | 140 | Case di cura e ospedali non a scopo di lucro, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori, biblioteche, musei, gallerie, accademie, circoli |
C1 | 55 | Negozi |
C2, C6, C7 | 160 | Magazzini, stalle e scuderie |
C3, C4, C5 | 140 | Laboratori artigianali, palestre non a scopo di lucro, stabilimenti balneari |
Da D1 a D10 | 65 | Alberghi, teatri, cinema, sale concerti, case di cura e palestre |
Come e dove si paga l’IMU
L’IMU può essere pagata in due modi:
- online, grazie all’aiuto di commercialista o di un consulente fiscale
- tramite modello F24, disponibile presso tutti gli uffici postali, gli sportelli bancari o sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per pagare l’IMU sulla seconda casa con il modello F24 ti basterà inserire l’importo da versare nella sezione dedicata a “IMU e altri tributi locali”. Dopo averlo compilato, potrai scegliere se pagare con bollettino postale o con la piattaforma PagoPA.
Ricorda che l’acconto equivalente al 50% dell’imposta è da versare entro il 16 giugno, mentre il saldo con la seconda metà è da pagare entro il 16 dicembre.
IMU: esenzioni e riduzioni
Nel calcolare l’IMU sulla tua seconda casa, tieni sempre a mente che in alcuni casi sono previste delle esenzioni e riduzioni che ti permettono di risparmiare sul versamento delle imposte. La nuova legge stabilisce infatti che le case concesse in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado possono avvalersi di una riduzione del 50% sull’aliquota IMU.
Gli immobili con canone concordato, invece, potranno approfittare di uno sconto del 75%, mentre in caso di immobili appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro è possibile ottenere un’esenzione totale dal pagamento dell’IMU nel 2022.
L’esenzione vale anche per tutti gli immobili adibiti a prima casa, ossia:
- le strutture appartenenti a cooperative a proprietà indivisa in cui vivono i soci assegnatari o destinate a studenti universitari;
- i fabbricati adibiti ad alloggi sociali;
- le abitazioni familiari assegnate a un genitore affidatario;
- le unità immobiliari non locate di persone appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, o al personale dei Vigili del fuoco.
Infine, se l’immobile adibito a prima casa appartiene alle categorie catastali A1, A8 e A9 (case di lusso come ville, castelli, case signorili), va applicata una detrazione del valore di base 200 euro. È confermata l’esenzione dall’IMU per immobili della categoria A7. La Legge di Bilancio permette anche qui ai singoli Comuni di aumentare il valore della detrazione. Abbiamo parlato nel dettaglio di IMU e prime case in questo articolo.
Oltre a questo tipo di immobili, i comuni hanno il potere di identificare come prima casa anche le unità immobiliari vuote possedute da anziani e disabili ricoverati in case di cura. La nuova legge, inoltre, non permette l’esenzione ai soggetti che ricevono una pensione estera e sono iscritti all’AIRE, ma posseggono una casa in Italia.
Seconda casa, sì o no?
A volte è difficile farsi un’idea precisa delle spese legate al possesso di un immobile, ma con questo articolo speriamo di averti chiarito le idee riguardo le imposte sulla seconda casa. Le leggi cambiano spesso e per ogni comune ci sono delle leggere variazioni: per questo è importante essere sempre aggiornati prima di investire nel mercato immobiliare.
Abbiamo visto come si calcola l’IMU sulla seconda casa nel 2022, ora sta a te decidere come, dove e quando procedere all’acquisto. Sulla nostra piattaforma annunci puoi trovare la tua casa ideale: ti aspettano tante offerte disponibili fin da subito a Milano, Torino, Firenze, Roma, Bologna e Verona. Contattaci ora per scoprire come possiamo aiutarti!
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